"Si". Questa la risposta della maggior parte degli Irlandesi, durante il referendum, per legalizzare il matrimonio civile omosessuale. Anche senza l'unanimità, hanno vinto i favorevoli all'unione matrimoniale; ma chi é in disaccordo? Sicuramente nei paesi in cui questo iter non è ammesso dalla legge, molte sono le persone contrarie che rimangono un po' conservatrici, che sono influenzate - non dimentichiamolo - dalla religione cattolica, fortemente radicata, come in Italia. E in questo caso la salvaguardia di alcun diritti omosessuali ha valicato il colosso cattolico, ma in maniera così smaccata che l'indignazione del Papa e la riprovazione del Cardinale Parolin Segretario di Città del Vaticano sono stati un dardo lanciato, conficcato nel cuore del plebiscito.
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D'altro canto come dice lo stesso Parolin, non è colpa dei principii cristiani, che valutano peccaminoso ogni gesto omosessuale, ma nell'umanità in sé, e forse è ancora peggio. L'effetto benefico c'è stato, in quanto per alcuni, questo grande passo dell'uomo, come ci dice un intervistato irlandese, "è la conferma dell'eguaglianza di tutti, fra tutti, a prescindere dalla propria sessualità".
Di questi tempi, di fatto, in paesi civili e moderni non dovrebbe affiorare, almeno non in maniera eccessiva, una opposizione all'omosessualità così grande, ma si evince tutt'altro: gli Stati federati d'America tra loro si schierano contro, chi è favorevole e chi non lo è; l'Europa anche è scissa in due con a favore, ad esempio, Belgio, Portogallo, Francia, Spagna e tra gli oppositori, come la Germania che accetta solo le unioni civili, o l'Europa Orientale, c'è anche l'Italia. Non c'era che da aspettarselo, infatti in Italia è forte il contrasto con gli omosessuali, tale da scatenare risse, atti di violenza o vere e proprie persecuzioni contro la società gay, e non sia mai che un ragazzo si dichiari alla famiglia, nella maggior parte di esse è un completo tabù!
In questo caso però è non solo un ripudio palese degli omosessuali ma anche dello stesso egualitarismo, per cui tutti si sono battuti e c'è chi sta ancora cercando di smantellare quei limiti imposti dalla società retrograda passata. Quindi di conseguenza perché non dover accettare che una persona gay si sposi, o che possa accedere anch'ella a quei diritti stipulati e consessi in qualsivoglia matrimonio eterosessuale? Perché negar loro la possibilità di riscatto nei confronti della società? È controproducente, moralmente intendendo, rimanere fissi in una mentalità medievale, scomoda e regressiva, che prima o poi collasserà su se stessa in evitabilmente. Ed alla fine cosa significa "essere gay", paragonandolo all'amore? L'amore è vita , bellezza, gioia, stare insieme all'amato. Non potremmo mai fermare l'amore, mai pensare che sia sbagliato, mai giudicarlo. E d'altronde anche Dante ci dice che è "l'amor che move il sole e l'altre stelle" divino o terrestre, eterosessuale o omosessuale che sia!